La bassa autostima è un problema comune tra i bambini con ADHD che vengono corretti, puniti e presi in giro quotidianamente.
E’ importante, per i genitori e gli insegnanti, aiutarli ad invertire quel danno esponendo i talenti naturali del figlio/alunno, creando forti connessioni emotive e sforzi gratificanti.
Ogni bambino nasce con talenti/doni personali.
Un bambino con ADHD ne possiede anche di straordinari, ma possono essere più nascosti e se vengono trovati, possono essere più difficili da far emergere.
Di seguito un piano chiamato “ciclo di eccellenza” che può aiutare a rivelare i doni/talenti di un figlio/alunno
Il piano funziona se si valorizza un figlio/alunno con ADHD nel modo giusto, provando a catturare il suo spirito e la sua essenza.
Guardare, ascoltare e interagire con lui/lei e non solo dirigere o preoccuparsi di fargli fare sempre delle cose. Capire e accettare chi è quel figlio/alunno.
- Prima che venga etichettato come: intelligente o stupido, laborioso o pigro, sportivo o artista, amichevole o taciturno, coinvolgente o spregiudicato…un genitore o un insegnante di solito dovrebbe percepire chi è quel figlio/alunno!
Il “ciclo di eccellenza” potrà aiutare a fare il resto:
- Creare un’infanzia connessa
Molti bambini possono avere vantaggi economici, ma mancano del vantaggio più importante di tutti: la connessione emotiva con le persone, i luoghi e le attività che amano.
Un bambino “connesso” con il mondo si sente coinvolto se tenuto in posizione da braccia amorevoli.
La “connessione” è una prevenzione contro la disperazione, una vitamina che stimola la crescita positiva. La connessione con la famiglia e la società è al centro di tutto.
Ma “connesso” non significa “senza conflitto”. L’opposto della connessione non è conflitto, ma “indifferenza”. Il modo per creare una famiglia e una scuola connessa è trascorrere del “tempo di qualità” insieme, parlare, interagire…
Coinvolgete questi bambini in gite, rituali, feste e compleanni.
La bellezza di un’infanzia “connessa” è che è disponibile per tutti. È gratis!
- Incoraggiare la riproduzione
La connessione porta al secondo passo del “ciclo di eccellenza”: imparare giocando !
Il gioco è qualsiasi attività che impegna l’immaginazione di un bambino e illumina la sua mente. Quando i bambini giocano, scoprono il mondo e che tipo di mente hanno, ciò che amano e ciò che vogliono fare di più.
Mentre crescono è importante che sviluppino sentimenti di: “io posso farcela” e “io voglio farcela“. Sono i sentimenti che servono per guardare avanti, verso il futuro.
Tali sentimenti sono forti predittori di una vita felice, molto più significativi dei migliori voti o trofei vinti nei campi sportivi.
Troppi genitori, insegnanti e allenatori commettono l’errore di chiedere al bambino con ADHD di provare più duramente, di esercitarsi, esercitarsi, esercitarsi…
Chiedere a un bambino con ADHD di “provare di più” è come chiedere a una persona miope di socchiudere gli occhi più forte. E’ solo con gli occhiali giusti che vedrà meglio.
La creazione di un’infanzia connessa e l’apertura di opportunità al gioco sono un’opportunità, come gli occhiali per un miope, per vederci meglio.
- Aiutare a coltivare un dono/talento
Padroneggiare un dono/talento è fondamentale per il successo di un figlio/alunno. Non vuol dire solo che un bambino debba diventare “il migliore” in qualcosa.
Ciò che conta è fargli fare progressi !
Impegnarsi in un’attività che piace è la forza più potente per costruire l’autostima e la fiducia di un bambino.
Qualsiasi bambino o adulto riesce a fare di più in quello che sa fare meglio.
È imperativo che un genitore o un insegnante aiuti un bambino a progredire con l’ incoraggiamento!
- Dare il riconoscimento
Una volta che un bambino padroneggia un’attività, fornirgli il riconoscimento.
Con il riconoscimento non s’intende dare solo un premio, o un ruolo principale nella recita scolastica. Un insegnante, un genitore o un amico può farlo usando anche una parola o un gesto per fargli sapere che ha notato e apprezza i progressi che ha fatto.
Tale riconoscimento rafforza la fiducia, l’autostima e la motivazione.
Il trattamento più importante per l’ADHD – ma in generale per qualsiasi bambino e a qualsiasi età – è quello di riuscire ad entrare in un “ciclo di eccellenza“.
La possibilità di farlo è disponibile a tutti, ovunque, sempre…
I genitori e gli insegnanti non dovrebbero preoccuparsi tanto dei voti quanto dei progressi del loro figlio/alunno in questo “ciclo”.
Un bambino può avere voti bassi a scuola, ma percepire che il suo futuro sarà comunque luminoso. Un altro bambino può ottenere ottimi voti a scuola ma vivere un’infanzia sconnessa e senza gioia.
Prendete sul serio in considerazione la possibilità di attivare il “ciclo di eccelllenza” nella vita quotidiana dei vostri figli/alunni per aiutarli a sviluppare l’autostima, la fiducia, il desiderio e l’entusiasmo per la vita.
Ne trarrete entrambi enormi benefici.
Tratto, adattato e tradotto liberamente da:
https://www.additudemag.com/give-your-child-a-bright-future/