L’encopresi è una delle difficoltà più frustranti dell’infanzia e colpisce circa l’1,5% dei bambini in età scolare (Gontard, 2013).
È una condizione frustrante da affrontare anche come genitore.
L’encopresi è un argomento spesso comune tra i genitori che hanno bambini con problemi comportamentali come l’ ADHD, il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) o l’ansia da separazione.
Secondo il Diagnostic Statistical Manual (DSM-V) (American Psychiatric Association, 2013) l’encopresi (o altrimenti noto come Elimination Disorder) è essenzialmente il ripetersi di episodi inappropriati, dopo l’età in cui si prevede che l’addestramento del bagno sia compiuto.
Per ricevere questa diagnosi, dovrebbero essere presenti 4 caratteristiche:
- L’età cronologica dei pazienti deve essere di almeno 4 anni
- Il ripetersi di episodi inappropriati intenzionali o involontari.
- Questi eventi devono verificarsi almeno una volta al mese per almeno 3 mesi.
- Il comportamento non è attribuito agli effetti delle sostanze (ad esempio, il lassativo) o qualsiasi altra condizione organica/medica.
Ci sono due categorie fondamentali di encopresi:
- encopresis primaria – che si riferisce ai bambini che non hanno mai raggiunto il controllo intestinale
- encopresi secondaria – che si riferisce ai bambini che hanno conseguito il controllo intestinale
Cosa causa encopresi?
I genitori di bambini con encopresi spesso si sentono frustrati poiché credono che i loro figli svolgano sempre un ruolo attivo nel controllare i loro movimenti intestinali.
Mentre invece, se in alcuni casi sporcare le mutandine può essere intenzionale, in altri casi può essere involontario e al di fuori del controllo del bambino.
È importante essere consapevoli delle molte possibili cause di questo disturbo.
- Fattori biologici: costipazione funzionale (stitichezza persistente con defecazione incompleta senza evidenza di una spiegazione strutturale o biochimica) è una delle principali cause di encopresi, che rappresentano il 90% dei casi tra i bambini (Har & Croffle, 2010). Il bambino può trattenere le feci spesso perché è stitico e quindi avverte dolore quando c’è un movimento intestinale. La trattenuta cronica dei movimenti intestinali fa perdere ai bambini la capacità di defecare normalmente e causa movimenti intestinali parziali di cui i bambini sono spesso inconsapevoli.
- Altre cause mediche/organiche come danni al midollo spinale, celiachia o danni all’intestino possono causare encopresi
- Fattori neuro/psicologici: nel complesso il 30-50% dei bambini con encopresi ha un disturbo comorbido emotivo o comportamentale (Gontard, 2012).
In un ampio studio sulla popolazione (Joinson, 2006))di bambini in età scolare con encopresi, è risultato che:
- il 4,3% avevano problemi di ansia da separazione
- il 4,3% avevano fobie specifiche
- il 3,4% avevano ansia generalizzata
- il 9,2% avevano l’ADHD
- l’11,9% avevano il disturbo oppositivo provocatorio (DOP)
Quali sono i potenziali fattori di rischio per Encopresis?
Nelle culture occidentali, il controllo intestinale è stabilito nel 95% dei bambini di 4 anni nel 99% dei bambini di 5 anni (Gontard, 2013).
Durante l’età della scuola primaria (fino a 10-12 anni), circa l’1,5% dei bambini sviluppa l’encopresi.
Sebbene ogni caso sia diverso, gli studi hanno dimostrato che esistono numerosi fattori di rischio associati allo sviluppo di encopresi, tra cui:
- Genere: l’encopresi è 5 volte più comune nei maschi rispetto alle femmine.
- Presenza di caos o imprevedibilità nella vita di un bambino.
- La mancanza di esercizio fisico o una dieta ricca di grassi / zuccheri.
- Presenza di compromissione neurologica come: ADHD, DOP, autismo, ritardo dello sviluppo
- Storia famigliare di stitichezza
Qual è l’impatto della encopresi nei bambini in età scolare?
L’encopresi può avere un effetto grave sull’ambiente del bambino, della famiglia e della scuola.
La famiglia spesso non viene supportata abbastanza nell’ affrontare questo problema che diventa motivo di conflitto e può estendersi ad altre aree della vita del bambino come, a scuola o in attività amicali.
Quando il bambino diventa sempre più consapevole di queste sue difficoltà, può diventare arrabbiato, ritirato, ansioso e depresso e può essere vittima del bullismo se altri coetanei ne vengono a conoscenza.
Gli studi hanno dimostrato che i bambini con encopresi sperimentano una maggiore quantità di sintomi di ansia e depressione, di attenzione, più problemi sociali, comportamenti dirompenti e bassi livelli di rendimento scolastico (Mosca e Schatz, 2014).
Quali sono le opzioni di trattamento per encopresi nei bambini in età scolare?
Come genitore è importante essere consapevoli che non esiste una soluzione rapida per l’ encopresi. Il processo potrebbe richiedere mesi/anni e la ricaduta è molto frequente.
La maggior parte dei bambini con encopresi necessita di una combinazione di interventi medici, psicologici e dietetici.
- Trattamenti medici: il primo passo per trattare l’encopresi è identificare la causa alla base della condizione e cercare il parere di un pediatra o di un medico. Gli esami medici sono importanti per escludere l’esistenza di cause organiche.
- La modificazione comportamentale: con l’assistenza di uno psicologo è una componente di trattamento integrale per l’encopresi. Affinché ciò sia efficace, è infatti necessario ridurre la tensione familiare relativa al sintomo e creare un’atmosfera non punitiva. L’obiettivo iniziale è quello di produrre un movimento intestinale dando al bambino la possibilità di abituarsi a usare il bagno e di essere in sintonia con segnali fisici. Ai genitori potrà essere suggerito di creare un sistema di ricompensa, che fornisce incentivi per il bambino a usare il bagno. Lui / lei può ricevere una stella o un adesivo su un grafico per ogni volta del giorno che va in bagno autonomamente e una ricompensa speciale se avviene l’evacuazione spontanea. Una recente meta-analisi di Freeman, Riley, Duke & Fu (2014), ha rilevato che l’intervento comportamentale è il trattamento più efficace per l’encopresi.
- Ulteriori altre comorbidità: i disturbi comorbidi emotivi e comportamentali dovrebbero essere trattati separatamente secondo le raccomandazioni basate sull’evidenza (Gontard, 2013). Se il bambino presenta ansia, ADHD o disturbo oppositivo provocatorio, queste comorbidità associate dovrebbero essere considerate/trattate contemporaneamente dallo specialista per ridurre i sintomi di disagio che provoca l’encopresi.
Altri suggerimenti includono:
- Non imbarazzare il bambino e non mostrare rabbia.
- Sostenere l’autostima è essenziale. Le battute e prese in giro sono risultati frequenti quando un bambino si sporca a scuola e odora di feci, quindi è importante che la loro autostima non ne risenta.
- Incoraggiare il bambino a bere molta acqua, a mangiare cibi ricchi di fibre come frutta, verdura e cereali integrali
- Prendere in considerazione la possibilità di pianificare un intervento psicologico basato sull’evidenza che la vergogna e il senso di colpa possano intaccare l’ autostima del bambino.
Tratto, adattato e tradotto liberamente da:
https://childpsychologist.com.au/encopresis-soiling-in-school-aged-children/