Può essere respinto un alunno con BES, con un piano didattico individualizzato (PDP)?
Risposta della consulente Rossana Gabrieli – di “Orizzonte Scuola”
“La normativa sui BES declina con puntualità quali siano le modalità di rilevazione, di intervento e di valutazione nei confronti degli alunni con particolari difficoltà di apprendimento e bisogni educativi speciali.
In sintesi, il legislatore raccomanda: “di attivare percorsi personalizzati, di considerare le opportune misure dispensative e compensative e di approntare prove di valutazione coerenti con gli interventi pedagogico-didattici attuati e con il percorso formativo dell’allievo”.
Se la scuola:
- ha osservato tutte le disposizioni legislative in merito al percorso formativo dell’alunno BES
- ha predisposto e applicato il Piano Didattico Personalizzato
- ha adottato tutti gli strumenti metodologici e didattici previsti nel piano stesso
e nonostante tutto, l’alunno non ha raggiunto gli obiettivi minimi programmati, il team docenti può considerare l’eventualità di non ammettere l’alunno alla classe successiva, o all’esame di stato, nella consapevolezza di:
- aver correttamente individuato gli obiettivi di apprendimento e gli strumenti compensativi/dispensativi previsti
- che gli stessi siano stati adeguati alle caratteristiche e alle difficoltà dell’alunno
- che la tipologia e la modalità di valutazione delle competenze acquisite siano state senz’altro coerenti con l’attività svolta nel corso dell’anno scolastico
- che l’intero percorso didattico sia stato documentato.
Occorre infine rammentare che l’eventuale non ammissione deve avere CARATTERE ECCEZIONALE (Legge n.169/2008) e deve essere debitamente motivata anticipatamente alla famiglia.
La decisione di respingere l’alunno deve essere assunta all’unanimità per la scuola primaria, o a maggioranza per la scuola secondaria, da parte dei componenti del Consiglio di classe.”
N.B. Nel caso specifico di alunni con ADHD: segnalo un link di approfondimento da leggere, molto chiaro e interessante: