Negli ultimi anni c’è un grande interesse scientifico su come l’ambiente influenzi i geni.
I geni sono importanti, ed è stato importante con la ricerca decodificarli…ma possono, anzi VENGONO MODIFICATI DALL’AMBIENTE.
Abbiamo un corredo genetico estremamente sensibile all’ambiente esterno ed interno che risponde accendendosi o spegnendosi, attivandosi oppure no. Per questo è stato coniato da almeno 30 anni il termine EPIGENETICA.
Dalla Genetica all’ Epigenetica
I ricercatori negli ultimi anni hanno accertato che l’ADHD può essere trasmesso geneticamente.
Ma l’idea di trovare il singolo gene responsabile dell’ADHD e “aggiustarlo” è da intendersi ormai superata.
Le più recenti teorie dell’ADHD, in quanto disturbo principalmente correlato all’autoregolamentazione, si basano su qualcosa chiamato EPIGENETICA.
L’ Epigenetica si riferisce a tratti biologici, o cambiamenti che non possono essere spiegati dal codice genetico di una persona.
I meccanismi epigenetici in realtà creano un segno fisico sul DNA quando una persona subisce un’esperienza importante, che sia positiva o negativa.
In poche parole, l’ambiente e le esperienze influenzano lo sviluppo e il comportamento di un essere umano in modo duraturo, alterando in realtà le regioni del DNA, con effetti che possono durare per tutta la vita.
Secondo l’ Epigenetica non è vero che noi siamo predestinati, monolitici nel nostro essere, vittime del caso, anzi noi siamo i co-creatori di quel che siamo, decisamente protagonisti attivi.
L’ambiente condiziona profondamente la nostra biologia, e per ambiente va inteso sia l’ambiente esterno: paesaggistico, sociale, alimentazione, aria, acqua.. ma anche quello interno. L’ambiente interno è fatto di azioni e reazioni, impulsi esterni
ed interni, i pensieri, le emozioni, non dimenticando ovviamente tutta la componente chimica.
La programmazione epigenetica è sensibile all’ambiente dalle prime fasi della vita quindi, sia l’ambiente sociale, sia quello chimico, possono influenzare il modo con cui il nostro genoma è programmato.
Gli studi dimostrano che le avversità nelle prime fasi della vita lasciano il segno sul nostro epigenoma ed influenzano, nella vita adulta, la reattività allo stress e la salute (fisica e mentale).
Effetti ambientali sull’ADHD
L’ Epigenetica dipinge una visione molto più complicata dell’ADHD, ma anche molto più ottimista: i geni non determinano il destino di un individuo !
Infatti, mentre i geni possono rendere qualcuno più incline a determinate malattie o disturbi, tra cui l’ADHD, l’intero sistema genetico è altamente dinamico e reattivo agli input esterni e interni.
Ciò significa che è possibile modificare l’espressione dei “geni dell’ ADHD” di una persona apportando determinate modifiche ambientali o chimiche.
Cosa porterà tutto questo…
L’attuale ricerca suggerisce che i cambiamenti dello stile di vita possono aiutare a compensare/modificare/contenerer gli effetti dei geni ADHD: l’esercizio fisico, la gestione dello stress, le terapie farmacologiche, la consapevolezza, possono avere effetti reali e positivi sui sintomi dell’ADHD, sia nei bambini che negli adulti
Gli esperti pertanto raccomandano che chiunque abbia l’ ADHD di integrare nella loro vita queste strategie:
1.Esercizio fisico.
Vi sono prove convincenti che l’esercizio avvantaggi/migliori lo sviluppo e la concentrazione di un bambino ma anche di un adulto.
2. Dormire regolarmente.
Il sonno è necessario sia per la mente che per il corpo, per migliorare le capacità di attenzione diurna e promuovere l’apprendimento.
3. Gestire dello stress.
L’ADHD contribuisce allo stress per l’intera famiglia e spesso crea un ciclo malsano tra genitori e figli, o tra i coniugi. Imparare a gestire lo stress come una famiglia – attraverso la consapevolezza, l’auto-cura o le terapie – FERMERA’ O RALLENTERA‘ i cambiamenti epigenetici negativi nel cervello che peggiorano i sintomi dell’ADHD.
La ricerca sta creando materiale sempre crescente di prove riguardo a quali cambiamenti dello stile di vita migliorano i sintomi dell’ADHD e quali siano meno utili.
Anche se i risultati sono ancora preliminari, le prove sono già abbastanza forti da poterli prenderli in considerazione e attuarli.
I cambiamenti dello stile di vita e le terapie possono contribuire a migliorare in maniera duratura i sintomi dell’ADHD di un individuo.
In altre parole, i geni non sigillano/determinano il destino !
tratto, adattato e tradotto liberamente da:
https://www.additudemag.com/epigenetics-and-adhd-how-environment-impacts-symptoms/