Le emozioni estreme (e talvolta distruttive) associate all’ADHD possono manifestarsi con eccessiva frustrazione e tendenza a sentirsi spesso tristi.
Ecco cosa è necessario sapere sulla “disforia sensibile al rifiuto” (RSD) e su come controllarla.
La disforia sensibile al rifiuto, è parte dell’ADHD e influenza il modo in cui provi le emozioni. E’ una sensibilità emotiva estrema e dolorosa. È un problema neurologico debilitante e compromettente per le relazioni. Le persone con ADHD, nella convinzione di essere rifiutati, la trasformano spesso in una profezia autoavverante.
La disforia sensibile al rifiuto (RSD) è attivata da:
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percezione di essere respinti, presi in giro o criticati
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un senso di fallimento
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una sensazione di non essere all’altezza degli standard o delle aspettative degli altri
Le persone con RSD neurologicamente e fisicamente si sentono ferite molto più di quanto facciano le persone senza la condizione, perchè non gestiscono bene il rifiuto e si arrabbiano molto se pensano che qualcuno gli abbia in qualche modo evitati o criticati, anche se la realtà non è così.
Fino al 99% di adolescenti e adulti con ADHD sono più sensibili al rifiuto.
Che aspetto ha l’ RSD? Con un cronico stato depressivo e rabbia istantanea verso persone o situazioni che pensano gli causi il dolore
I medici e terapisti spesso possono interpretare questi sintomi come segni di un disturbo dell’umore, di fobia sociale. Per una corretta diagnosi e una terapia di successo è molto importante che terapeuta e paziente siano consapevoli della “intensità emotiva” come una parte caratteristica anche dell’ ADHD.
Tratto, adattato e tradotto liberamente da:
https://www.additudemag.com/rejection-senstive-dysphoria-video/