Iniziare e portare a termine i compiti scolastici può diventare un’impresa titanica per i bambini con ADHD.
Le difficoltà legate alla disattenzione (filtrare stimoli irrilevanti, mantenere un’attenzione costante nel tempo ed in varie attività, affrontare compiti lunghi e talvolta complessi, prestare cura nei dettagli o nelle consegne, organizzare il materiale o un’attività) e all’iperattività (essere sempre in continuo movimento, non aspettare il proprio turno per parlare o per alzarsi, non considerare le conseguenze delle proprie azioni o parole) ostacolano il facile e rapido apprendimento dei bambini sia a scuola che a casa, in cui insegnanti e genitori mettono a dura prova la propria pazienza e la propria irritabilità.
In presenza di alunni con difficoltà nella gestione dei compiti, le richieste dei genitori e degli insegnanti si riducono:
- da una parte alla riduzione della tensione legata all’esecuzione degli esercizi, del senso di inefficacia manifesto nel bambino e nel tempo dedicato all’attività di studio
- dall’altra all’aumento della soddisfazione e della motivazione del bambino.
Come aiutare questi bambini o ragazzi a studiare senza troppa fatica?
Quali strategie pedagogico-didattiche possono motivarli?
Quale modo migliore per imparare ad apprendere?
Dall’analisi delle difficoltà e delle necessità dei bambini con ADHD, diversi studiosi (Daffi G, Prandolini C., 2014) hanno messo a punto il metodo START che si compone di 5 principali strategie (Spazio, Tempo, Attività, Revisione, Trasferibilità) per sviluppare maggiori competenze organizzative e gestionali durante l’esecuzione dei compiti a casa.
Come lo spazio in cui si studia, il tempo a disposizione e l’attività stessa possono influenzare la motivazione del bambino?
Come può un tutor o molto spesso il genitore, aiutare concretamente il bambino con ADHD a imparare ad apprendere?
- Spazio;
- Tempo;
- Attività (intesa come compito da svolgere);
- Revisione (intesa come spazio di verifica dell’attività);
- Trasferibilità (intesa come spazio di lavoro sulla possibilità di rendere flessibili, e quindi generalizzabili, le competenze sviluppate nell’esecuzione di un compito).
- SPAZIO: HOMEWORK STATION E CASSETTA DEGLI ATTREZZI
È importante predisporre un ambiente organizzato, non per forza ordinato, ma funzionale, strutturato cioè in modo da ridurre al minimo gli ostacoli e le principali fonti di distrazione per il bambino.
Un’attenzione particolare, dunque, dovrà essere riservata alla sua camera, o alla zona adibita a studio:
- rumori interni o esterni, stimoli sovra eccitanti come la playstation o il computer in standby
- mensole o scaffali colmi di giochi
- lampade posizionate male che rischiano di creare zone d’ombra
sono solo piccoli dettagli che, se modificati coscienziosamente, possono aiutare il bambino a studiare con più tranquillità.
Un aiuto concreto:
- la cassetta degli attrezzi, da cui il bambino estrarrà solo gli strumenti utili all’attività da svolgere
- l’homework station, una sorta di divisorio a tre lati, facilmente costruibile con un plexiglass cartonato, che garantisce al bambino uno spazio di lavoro comodo, funzionale e personale.
Di seguito alcune immagini/esempi da poter costruire a casa insieme al bambino:
Segnalazione link di approfondimento metodo START :
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